Se dobbiamo parlare di noi, dobbiamo necessariamente riferirci al Parco dei Paduli.
Siamo nel Salento, al centro della Provincia di Lecce, in un territorio di circa 5.500 ettari tra il mare Adriatico e il mar Ionio.
Qui un tempo prosperava il Bosco Belvedere, polmone verde dell’intera provincia che è stato progressivamente disboscato fino alla fine del 1800. Oggi invece ci si dedica quasi esclusivamente alla monocultura olivicola, sebbene residui di canneti, boschetti e macchia mediterranea, alberi imponenti e centenari, vore e laghetti, testimonino ancora la conformazione del paesaggio di un tempo.
Muovendosi tra sentieri tortuosi si ha ancora l’impressione di essere in una selva. Ettari e ettari di oliveti secolari si estendono e si infittiscono lungo la pianura, seguendo confini irregolari, tra canali e file di muretti a secco.
Siamo nel Salento, al centro della Provincia di Lecce, in un territorio di circa 5.500 ettari tra il mare Adriatico e il mar Ionio.
Qui un tempo prosperava il Bosco Belvedere, polmone verde dell’intera provincia che è stato progressivamente disboscato fino alla fine del 1800. Oggi invece ci si dedica quasi esclusivamente alla monocultura olivicola, sebbene residui di canneti, boschetti e macchia mediterranea, alberi imponenti e centenari, vore e laghetti, testimonino ancora la conformazione del paesaggio di un tempo.
Muovendosi tra sentieri tortuosi si ha ancora l’impressione di essere in una selva. Ettari e ettari di oliveti secolari si estendono e si infittiscono lungo la pianura, seguendo confini irregolari, tra canali e file di muretti a secco.
In questo territorio, oggi, si sperimentano nuove forme di turismo eco-sostenibile a supporto del settore agricolo.
Il Parco Agricolo Multifunzionale dei Paduli, inserito nel nuovo Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia, è un progetto avviato dai Comuni di San Cassiano, Botrugno, Nociglia, Surano, Giuggianello, Scorrano, Muro Leccese, Supersano, Sanarica e Maglie e coordinato dall’associazione Lua, che ha dato vita al Programma Intergrato di Rigenerazione Urbana “Terre dei Paduli tra ulivi pietre e icone” adottato nel 2011.
Esso rappresenta un programma urbanistico comune che permette la valorizzazione dei beni materiali e immateriali presenti (paesaggistici, ambientali, architettonici), recuperando l’articolata infrastrutturazione viaria dei Paduli per creare un'interconnessione tra i centri urbani del Parco.
L'idea è quella di intrecciare la tutela delle testimonianze storico culturali del territorio con la difesa della funzione agricola che tanto ha segnato la storia di questa area.
Il processo innescato ha portato a sviluppare “Abitare i Paduli”, un progetto che, per mezzo di prodotti e servizi turistici, vuole immaginare un modello sostenibile di fruizione del parco.
Abitare i Paduli è sostenuto dalla Regione Puglia, grazie al finanziamento del programma "Bollenti Spiriti" e al co-finanziamento dei comuni dell' "Unione delle Terre di Mezzo”.
Abitare i Paduli è sostenuto dalla Regione Puglia, grazie al finanziamento del programma "Bollenti Spiriti" e al co-finanziamento dei comuni dell' "Unione delle Terre di Mezzo”.
In Abitare i Paduli, 5 laboratori sinergici, gestiti da 5 associazioni del territorio ("LEB" di Botrugno, "Laboratorio Mobilità" di San Cassiano, "Laboratorio Territoriale" di Surano, "TerriKate" di Nociglia e "Mille Piedi" di Giuggianello), coordinati dal LUA, lavorano per porre le basi di un turismo sano ed ecologico.
Ciascun laboratorio agisce su un tema specifico per creare una rete di servizi per fruire in modo ecocompatibile dell'area.
I servizi ruotano attorno a 3 attività centrali: Lampa!, Nidificare i Paduli e Raccontare i Paduli.
“Lampa!” riflette sulla dimensione produttiva dell'ambiente agricolo. Adottando oliveti semi abbandonati e riconvertendoli ad una produzione di qualità, si vuole elaborare un modello in grado di rappresentare un'alternativa all'incuria e all'abbandono.
“Nidificare i Paduli” guarda alla sfera contemplativa del paesaggio. Esperimento di land art, attraverso un concorso internazionale favorisce la costruzione di unità abitative attraverso materiali biodegradabili di scarto dell'agricoltura.
“Raccontare i Paduli” permette l'espressione della carica simbolica ed emozionale del territorio, una narrazione legata alle suggestioni a cui il Parco dei Paduli rimanda.
Ciascun laboratorio agisce su un tema specifico per creare una rete di servizi per fruire in modo ecocompatibile dell'area.
I servizi ruotano attorno a 3 attività centrali: Lampa!, Nidificare i Paduli e Raccontare i Paduli.
“Lampa!” riflette sulla dimensione produttiva dell'ambiente agricolo. Adottando oliveti semi abbandonati e riconvertendoli ad una produzione di qualità, si vuole elaborare un modello in grado di rappresentare un'alternativa all'incuria e all'abbandono.
“Nidificare i Paduli” guarda alla sfera contemplativa del paesaggio. Esperimento di land art, attraverso un concorso internazionale favorisce la costruzione di unità abitative attraverso materiali biodegradabili di scarto dell'agricoltura.
“Raccontare i Paduli” permette l'espressione della carica simbolica ed emozionale del territorio, una narrazione legata alle suggestioni a cui il Parco dei Paduli rimanda.
L'idea è quella di comunicare e promuovere il territorio a 360 gradi.
L'ospitalità diffusa valorizza così le tipiche abitazioni dei piccoli centri ma sperimenta anche nuove tipologie di alloggio basate sul concetto di sostenibilità per vivere un’esperienza a stretto contatto con l’ambiente naturale del Parco.
La mobilità lenta, grazie alla mappatura del Parco, utilizza percorsi da effettuare in bici, a cavallo o a piedi e permette al visitatore di utilizzare una mappa cartacea e/o on line, muovendosi in autonomia nella vasta e labirintica area del Parco oppure scegliendo uno degli itinerari consigliati.
I percorsi invitano a perdersi e ritrovarsi tra le stradine di campagna, circondate dagli uliveti secolari, dalla rigogliosa vegetazione spontanea e dalle costruzioni rurali tipiche del paesaggio salentino.
Il Parco dei Paduli è infatti un territorio in cui la dimensione ambientale si incrocia con quella architettonica e agricola e il visitatore ne viene accompagnato grazie ad audiowalk messi a disposizione, i cui contenuti sono ottenuti grazie ad un lavoro di ricerca e registrazione di testimonianze e interviste tanto di esperti quanto di voci popolari che guidano l'ospite attraverso le proprie memorie.
La cultura slow, poi, ci ha insegnato che un territorio va innanzitutto assaggiato.
Per questo conoscere i Paduli non può prescindere da un’immersione nei sapori decisi ed eloquenti della cultura contadina che ha sempre dominato quest’area.
Seguendo le tracce della tradizione gastronomica più arcaica, il visitatore sarà dunque guidato in un ricettario ideale. Tramandato dalla cultura popolare, legata agli elementi della terra e i riti sacri scanditi dalle stagioni.
Una tradizione gastronomica che nei secoli ha saputo fare di necessità virtù, mescolando con ingegno i prodotti di una dieta essenzialmente povera di proteine animali, in cui il gusto dell’olio è portante ed ortaggi ed essenze spontanee sono i protagonisti di una festa incessante per il palato.
Oltre ai servizi, Abitare i Paduli realizza anche una serie di prodotti che conferiscono maggiore slancio alla valorizzazione del territorio.
Attraverso il gusto avvolgente dell’olio di oliva "Terre dei Paduli" vogliamo raccontare un territorio la cui storia è da sempre legata al valore dell’antichissima tradizione agricola, un paesaggio modellato dai contadini e dalle loro cure laboriose.
Attraverso il volume “Storie lampanti” il racconto del Parco si costruisce attorno alla memoria collettiva, agli aneddoti, alle leggende popolari, alla carica suggestiva che questo paesaggio straordinario riesce a stimolare.
Attraverso la T-shirt “Abitare i Paduli”, chiunque abbia piacere di indossarla diventa sostenitore del progetto e ambasciatore del nostro modello di fruizione dell’area.
L'ospitalità diffusa valorizza così le tipiche abitazioni dei piccoli centri ma sperimenta anche nuove tipologie di alloggio basate sul concetto di sostenibilità per vivere un’esperienza a stretto contatto con l’ambiente naturale del Parco.
La mobilità lenta, grazie alla mappatura del Parco, utilizza percorsi da effettuare in bici, a cavallo o a piedi e permette al visitatore di utilizzare una mappa cartacea e/o on line, muovendosi in autonomia nella vasta e labirintica area del Parco oppure scegliendo uno degli itinerari consigliati.
I percorsi invitano a perdersi e ritrovarsi tra le stradine di campagna, circondate dagli uliveti secolari, dalla rigogliosa vegetazione spontanea e dalle costruzioni rurali tipiche del paesaggio salentino.
Il Parco dei Paduli è infatti un territorio in cui la dimensione ambientale si incrocia con quella architettonica e agricola e il visitatore ne viene accompagnato grazie ad audiowalk messi a disposizione, i cui contenuti sono ottenuti grazie ad un lavoro di ricerca e registrazione di testimonianze e interviste tanto di esperti quanto di voci popolari che guidano l'ospite attraverso le proprie memorie.
La cultura slow, poi, ci ha insegnato che un territorio va innanzitutto assaggiato.
Per questo conoscere i Paduli non può prescindere da un’immersione nei sapori decisi ed eloquenti della cultura contadina che ha sempre dominato quest’area.
Seguendo le tracce della tradizione gastronomica più arcaica, il visitatore sarà dunque guidato in un ricettario ideale. Tramandato dalla cultura popolare, legata agli elementi della terra e i riti sacri scanditi dalle stagioni.
Una tradizione gastronomica che nei secoli ha saputo fare di necessità virtù, mescolando con ingegno i prodotti di una dieta essenzialmente povera di proteine animali, in cui il gusto dell’olio è portante ed ortaggi ed essenze spontanee sono i protagonisti di una festa incessante per il palato.
Oltre ai servizi, Abitare i Paduli realizza anche una serie di prodotti che conferiscono maggiore slancio alla valorizzazione del territorio.
Attraverso il gusto avvolgente dell’olio di oliva "Terre dei Paduli" vogliamo raccontare un territorio la cui storia è da sempre legata al valore dell’antichissima tradizione agricola, un paesaggio modellato dai contadini e dalle loro cure laboriose.
Attraverso il volume “Storie lampanti” il racconto del Parco si costruisce attorno alla memoria collettiva, agli aneddoti, alle leggende popolari, alla carica suggestiva che questo paesaggio straordinario riesce a stimolare.
Attraverso la T-shirt “Abitare i Paduli”, chiunque abbia piacere di indossarla diventa sostenitore del progetto e ambasciatore del nostro modello di fruizione dell’area.