Questo documento, sottoscritto insieme alle amministrazioni comunali e alle associazioni dell'Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo, è una co-progettazione dal basso, un contributo al futuro ammodernamento della Ss 275.
Affinché il progetto sia l'occasione per avere un'infrastruttura integrata al paesaggio, aderente alle esigenze degli abitanti e capace di stimolare stili di vita sostenibili. Premessa. Con questo documento intendiamo esprimere le nostre osservazioni e istanze riguardo al futuro della SS 275. Crediamo sia importante che le istituzioni interessate da questa opera infrastrutturale debbano tenere in serio conto i valori non negoziabili del nostro paesaggio e del nostro territorio. Pur consapevoli della necessità di un ammodernamento della SS 275 (per il tratto di attraversamento del Parco - da Maglie a Surano -) crediamo siano indispensabili cautele e interventi in materia di valorizzazione e tutela dei paesaggi, mobilità sostenibile e degli ecosistemi esistenti. Una strada non è solo lo spazio che connette due luoghi, è essa stessa parte di quel paesaggio. Un suo ammodernamento deve costituire un occasione da non sprecare, strumentale alla valorizzazione del territorio e deve essere funzionale non solo allo spostamento dei veicoli, ma alla qualificazione e riconoscimento dei paesaggi attraversati. In seguito all'incontro del 25/05/2017, tenutosi presso la sede dell'Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia in via Gentile n°52 a Bari, in cui il Presidente dell'Unione delle Terre di Mezzo Massimo Martella osservava e chiedeva: "che lungo l'asse della s.s. 275 che intercetta il Parco Agricolo siano considerate tutte le attenzioni e azioni utili a un sistema di connessione ecologica e della mobilità lenta (Parco - centri urbani) e siano attivate tutte le azioni di mitigazione dei detrattori di paesaggio nel rispetto di quanto prescritto dal PPTR. Inoltre, nella stessa qualità, si dichiara disponibile a fornire un supporto per l'attività progettuale. Chiede di conoscere i volumi potenziali di traffico e le opere a verde necessarie per compensare le immissioni provenienti dalle auto. Propone di inserire un profilo paesaggistico nella progettazione in corso.", le comunit à del Parco hanno attivato un processo partecipativo finalizzato a predisporre gli strumenti utili alla progettazione della futura S.S.275 mediante la redazione e l'adozione del Piano della Mobilità Ciclabile. Alla luce delle nuove norme riferite alla pianificazione della mobilità sostenibile e dei nuovi obbiettivi Europei, Nazionali e Regionali i Comuni dell'Unione delle Terre di Mezzo (Botrugno, Giuggianello, Nociglia, Sanarica, San Cassiano, Supersano e Surano) hanno deciso di adeguare il Programma Integrato di Rigenerazione Territoriale (quale strumento sovraordinato di pianificazione in tema di mobilità ciclabile e ciclopedonale) agli strumenti di pianificazione della mobilità delle aree urbane; agli strumenti di programmazione in materia di Trasporti con particolare riferimento al Piano Regionale dei Trasporti, al suo piano attuativo quinquennale, al Piano Triennale dei servizi, nonché agli strumenti di programmazione territoriale e in particolare allo "scenario strategico" del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), al progetto territoriale "il sistema infrastrutturale per la mobilità dolce", alla Legge Regionale N.1/2013 in coerenza con gli obbiettivi di miglioramento della qualità dell'aria ai sensi della Direttiva 2008/50/CE Partendo dallo scenario delle istanze scaturite dai laboratori di partecipazione e dai programmi e interventi pubblici in materia di mobilità sostenibile è emersa la necessità di adeguare il progetto della SS 275 alle attuali e future programmazioni che interessano il territorio del Parco dei Paduli. Dal 2003, le amministrazioni comunali e le associazione del territorio hanno dimostrato di saper "insieme" attivare politiche di valorizzazione del paesaggio, attivando nuove attrattività e funzionalità riconosciute a livello nazionale e internazionale. (nel 2014-2015 il Parco Agricolo dei Paduli è stato candidato dal MIBACT a rappresentare l'Italia al Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa, è uno dei "progetto sperimentali" del Piano Paesaggistico della Regione Puglia, nel 2016 è stato selezionato tra i 20 progetti presenti alla Biennale Internazionale di Architettura di Venezia, Padiglione Italia "Taking Care - progettare per il bene comune", e dal 2015 è inserito nell'elenco delle buone pratiche agricole dell'Ispra - banca dati - GELSO GEstione Locale per la SOstenibilità ambientale). Crediamo che l'ammodernamento della S.S. 275 possa essere una importante occasione di sviluppo e innovazione "sostenibile" del territorio non solo salentino, ma regionale e nazionale, un modello esportabile, se e solo se le istanze del territorio, i suoi investimenti e le programmazioni future saranno accolte e condivise dalle amministrazioni regionali e nazionali responsabili delle scelte strategiche in materia di infrastrutturazione (Regione, Provincia, ANAS ecc..). Da qui è nata l'esigenza per le comunit à del Parco di avviare una pianificazione partecipata che integri in un unico strumento "PMC" la programmazione trasportistica regionale con le programmazioni urbane locali in materia di mobilità sostenibile, tenendo in seria considerazione i valori non negoziabili espressi dai suoi abitanti, dalle sue associazioni, dagli imprenditori, dagli esperti e dalle Amministrazioni Comunali in termini di valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche e produttive. Il progetto del piano della mobilità ciclabile nasce dall'esigenza di connettere e mettere a sistema le risorse paesistico- ambientali, storico culturali del Parco, e gli attrattori collettivi quali istituti scolastici, servizi socio-sanitari e/o di pubblico interesse, distretti industriali e commerciali. Il piano della mobilità ridisegna una nuova geografica fruitiva a partire delle varie centralità del territorio del Parco e dal futuro ammodernamento della SS 275, ponendo particolare attenzione a quei centri urbani che per concentrazione di servizi utili al cittadino e perché nodi intermodali, costituiscono dei veri e propri poli attrattori per i territori del Parco come il Comune di Maglie e Poggiardo. Il PMC interviene sulla maglia ciclabile esistente (oggi frammentata) ridisegnandola all'interno di un reticolo unitario e continuo, collegando le centralità, i nodi attrattori della mobilità collettiva del territorio ( aree di alta affluenza come scuole, centri sportivi, strade commerciali, chiese, cimiteri, musei e parchi) con i nodi di scambio intermodale del trasporto pubblico e con la rete ciclabile regionale. Il PMC individua le infrastrutture ciclabili e ciclopedonali secondo una logica integrata e coerente con gli obbiettivi di sostenibilità ambientale, secondo una gerarchia fatta di un corridoio ciclabile primario lungo la SS275, di una rete di corridoi ciclabili secondari di connessione tra i comuni e la velostazione di Sanarica e uno narrativo del Parco. All'idea di una fruizione ciclistica prevalentemente legata ad un uso ricreativo e turistico del territorio è accostata un'idea funzionale: la pista ciclabile come infrastruttura che consente di raggiungere un centro vicino, la stazione ferroviaria, le fermate degli autobus, le attrezzature scolastiche, il luogo del lavoro e tutti gli attrattori della mobilità collettiva (le centralità). Non esiste un opposizione ai due modelli, narrativo e funzionale, ma una continuità. Il Piano rappresenta l'espressione di un territorio che da più di 10 anni investe sulla valorizzazione del paesaggio agricolo, sulla innovazione, sulle produzioni biologiche, su un turismo responsabile, su un economia circolare di sviluppo sostenibile. Fermo restando l‘impossibilità ad oggi di esprimersi sul progetto di ammodernamento della SS 275, che non conosciamo e che non ci è mai stato sottoposto, le Associazioni di concerto con le Amministrazioni Comunali del territorio, sottoscrittori di questo documento, intendono esprimere alcune considerazioni/proposte che a nostro avviso non potranno essere ignorate nel corso dell'incontro tecnico previsto con le amministrazioni ed enti interessati al progetto fissato per il 22 Novembre 2017:
Si tratta di un sistema lineare che integra i collegamenti ciclopedonali della scala locale al sistema portante del trasporto pubblico (velostazione - stazione di Maglie), ai percorsi ciclopedonali regionali, a quello dei corridoi secondari e degli itinerari narrativi del Parco, fino ai collegamenti marittimi (Otranto). Pista ciclabile e/o ciclopedonale come da art. 3, comma 1, punto 39, del codice della strada, o art.li 140 e 146 del regolamento del codice della strada.(art. 7 L.R. n.1/2013). Obbiettivo è trasformare la SS275 da strada di cesura tra i centri urbani e il Parco a luogo delle connessioni e delle relazioni.
salentino ma essa stessa attrattiva, legando la progettazione dei ponti ciclopedonali a un concorso internazionale di architettura finalizzato alla valorizzazione del paesaggio del parco della futura green-way.
valore dei paesaggi attraversati, garantire un ombreggiamento lungo la pista ciclabila e mitigare i detrattori del paesaggi che in questi ultimi 20 anni si sono attestati lungo la statale (capannoni, ecc..) enfatizzando gli elementi resistenti del paesaggio. 3. preservare e aumentare i corridoi ecologici di attraversamento faunistico lungo la SS275 l'obbiettivo è garantire la connessione ecologica tra i territori ma anche aumentare la sicurezza stradale. L'ammodernamento della SS 275 tra Maglie e Leuca è un occasione importante per rinnovare il ruolo che una strada può assumere nella costruzione e valorizzazione dei paesaggi, non un detrattore del paesaggio, ma una strutturazione verde e un land mark, capace non solo di connettere i luoghi ma anche di valorizzare un territorio. Ci piacerebbe che la futura SS275 rappresenti un modello intelligente, sostenibile e inclusivo di cui andare fieri. Infine, auspicandoci che La Regione Puglia, nella persona dell'Assessore ai Trasporti e vice Presidente, e ANAS si faccia promotrice di un vero processo partecipativo che porti a definire e condividere i dettagli di un tracciato utile allo sviluppo dei territori, alleghiamo il PMC redatto e adottato dalle Comunità del Parco Paduli. Il Parco dei Paduli. Il Parco Paduli è situato al centro della penisola salentina, si estende per 5500 ha prevalentemente coltivati a olivo, e comprende i comuni dell'Unione delle terre di mezzo (San Cassiano, Botrugno, Giuggianello, Nociglia, Sanarica, Supersano e Surano in provincia di Lecce). Conosciuto sin dal XVII secolo per la produzione di olio lampante, combustibile quotato alla Borsa di Londra ed utilizzato per l'illuminazione pubblica delle capitali europee, questo territorio, rappresenta, per la sua storia, per la posizione geografica, e per il valore paesaggistico, un terreno ideale per la sperimentazione di nuove forme di cura che ne impediscano il degrado, ed attivino modelli di produzione compatibili con le sue peculiarità. Dal 2003 è stato avviato un lungo processo di condivisione, maturato all'interno di un laboratorio di partecipazione coordinato dal LUA, che ha coinvolto le istituzioni locali, le associazioni, gli abitanti ed un altissimo numero di esperti da tutta Italia intorno a un'idea di parco agricolo, in cui sperimentare nuove forme di neoruralitá, ridisegnando l'economia, la storia, l'agricoltura e l'accoglienza, ponendo al centro di ogni riflessione il "paesaggio rurale" nella sua duale accezione: quella produttiva e quella contemplativa. Un'idea nata dal basso, che ha accresciuto la consapevolezza del valore paesaggistico nei suoi abitanti, ha orientato le strategie di sviluppo urbano nei Comuni che lo circondano attraverso la redazione di un Programma Integrato di Rigenerazione Territoriale, ha indotto le fasce più giovani a praticare inedite attività di gestione di un bene agricolo attraverso il Laboratorio Urbano delle Terre di Mezzo "Abitare i Paduli" e infine ha contribuito come "progetto sperimentale" alla redazione del nuovo Piano Paesaggistico della Regione Puglia. Candidato dal Ministero dei Beni Culturali a rappresentare l'Italia al Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa 2014-2015. Nel 2016 è stato selezionato tra i 20 progetti presenti alla biennale internazionale di architettura di Venezia, Padiglione Italia "Taking Care - progettare per il bene comune", ed è inserito nell'elenco delle buone pratiche agricole dell'Ispra (banca dati GELSO GEstione Locale per la SOstenibilità ambientale).
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L’arte è il mezzo che preferiamo per stimolare nuovi linguaggi, suggerire nuovi punti di vista e temi che ci stanno a cuore. È stato questo “La Terra Matta”, progetto con cui abbiamo voluto avviare una discussione condivisa sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e, con la mappa dei Paduli tra le mani, ragionare sulle brutture e l’incuria che impediscono di fruire in maniera completa e appagante del paesaggio agricolo. Sono decine le micro discariche tra i campi, e per questo, durante la seconda escursione “alla scoperta del patrimonio e delle fragilità del Parco” abbiamo chiesto aiuto all’ingegnere Simone Zecca, esperto di valutazioni ambientali. In bici siamo scivolati nel bosco di ulivi dei Paduli e, deliberatamente, non abbiamo voluto evitare i percorsi punteggiati da rifiuti. Al contrario, tra le bellezze della campagna ci siamo fermati anche a osservare gli angoli più degradati, guardando in faccia il problema e quantificandolo nel suo impatto sociale, economico e politico. Intanto, dopo una serie di sopralluoghi, gli artisti in residenza hanno deciso i luoghi precisi dove realizzare le installazioni, modificando le proposte anche in base agli scenari in cui si sono imbattuti e dandone forma grazie alla collaborazione degli artigiani del luogo. Ai margini di una vecchia cava dismessa, a Nociglia, si alza il profilo di “Omaggio a Bodini”, l’installazione di Cyop&Kaf con due Don Chisciotte in ferro che si ergono quasi a fronteggiare la pala eolica, moderno mulino a vento, con lo sfondo del cielo e delle nuvole bianche. A pochi chilometri invece, in località “Scisa de Santi Stefani” nell’agro di Surano, il turchese dell’edicola votiva di San Rocco spicca al centro del crocicchio poco distante dalle masserie Nuova, Arcore e Torricella piccola, sulla strada che dalla vora Spedicaturo conduce a Masseria Carceri. È una dedica alla tradizione delle edicole rurali, immaginata da Fabrizio Bellomo nel suo contrasto paradossale, incastonata su uno strato di cemento sversato sull’asfalto che ha inglobato perfino la base di un segnale di divieto di discarica. Li ha inaugurati una parata notturna con la luna crescente e le ombre allungate sugli sterrati, in un corteo festoso in bilico perenne tra “creato e rifiutato”, dove le Creature dei Paduli hanno preso vita con le performance degli attori Eleonora Loche e Gianluca Carrisi, e hanno cercato di assopire l’incuranza dell’uomo, il senso di distruzione e l’arroganza interpretata da Stefania Semeraro. Lungo il percorso, sulle gambe dei partecipanti, si sono mossi gli Spauracchi nati dall’estro dei disegnatori Ruggero Asnago ed Elena Campa, e dall’entusiasmo dei ragazzi che hanno partecipato al laboratorio creativo, colorando la chiesa di San Solomo a Botrugno. Si è sfilato tutti insieme, come sentinelle in movimento, consapevoli del ruolo di ognuno, fondamentale per presidiare e coltivare la cura del paesaggio.
Terramatta ringrazia... un grazie alla genialità di Fabrizio Bellomo, Cyop&Kaf e Ruggero Asnago&Elena Campa, alla potenza delle parole di Stefania Semeraro, Gianluca Carrisi e Eleonora Loche; alla cura del progetto di Laura Basco; ai maestri artigiani della ditta Stincone, Graziano, Fernando Bisanti, Stefano Salvato e Emanuele Schirinzi, alla sapienza e generosità di Pantaleo Perrotta di Perrotta Group, alla disponibilità di Roberto Bevilacqua di Energia e Ambiente, ai cavatori e scalpellini della ditta Pitardi, alla professionalità di Simone Zecca; alla libertà espressiva dei bambini Antonio Chetta, Nicole Pede, Vito Petracca, Giorgia Petracca, Joaquim Merico, Ruan Merico, Luis Ferramosca, Aurora Pezzato Palma, Viola Vadrucci, Arianna Vadrucci, Maria Soledad Carelli, Marlù Vadrucci, Antonio Palma Pezzato; al supporto dei Comuni delle Terre di Mezzo, Legambiente e UNPLI; alla Regione Puglia che ci ha permesso di esperire nuove ricerche e nuovi modi per meglio comprendere e difendere il nostro territorio. Un grazie particolare a Abitare i Paduli e al Laboratorio Urbano del Parco che hanno reso possibile questo evento. Foto: Francesco Buccarelli e Alberto Caroppo. Il Parco Paduli ha cominciato a scommettere sulla mobilità lenta, sull’agricoltura e sulle bellezze del paesaggio per offrirsi la possibilità di un futuro sostenibile. Al tempo stesso, però, problemi e criticità risaltano come un pugno negli occhi. Primo fra tutti il fenomeno dell’abbandono di rifiuti, con vere e proprie micro discariche che punteggiano il paesaggio diventando un forte detrattore che impedisce la fruizione completa dei sentieri. Per questo abbiamo dato l’avvio al progetto La Terra Matta con una prima passeggiata nel paesaggio delle pietre di Giuggianello, con i partecipanti chiamati a “mappare” insieme a noi i punti più critici di quello che è il “giardino megalitico” del Parco, accompagnati dai volontari del “Centro di Cultura Sociale e di Ricerche” che hanno aperto per noi il frantoio ipogeo, la chiesa rupestre di San Giovanni e le fondamenta della torre messapica da poco portate alla luce e raccontate dal professore di Archeologia dell’Università del Salento Giovanni Mastronuzzi che ha coordinato la ricerca e la campagna di scavo. Dalla considerazione che la pratica artistica può aiutare ad aprire una riflessione più ampia su problemi ambientali come quello dei rifiuti abbandonati è nata la Call La Terra Matta, che ci ha permesso di invitare in residenza artistica Fabrizio Bellomo e Cyop&Kaf , selezionati tra venti candidature. Gli artisti realizzeranno un’installazione sul luogo di una micro discarica, che metterà in guardia visitatori e passanti sulle azioni dell’uomo e il suo modo perverso di relazionarsi con la natura. Le opere, rispettivamente titolate “…Tutto si trasforma” e “Assalto al Cielo”” sono state presentate in una delle sale del MuBo, il Museo del Bosco di Supersano, tra le pareti non ancora restaurate dell’ultimo piano, le rughe del tempo ancora vive sulle pareti, la storia e la memoria dell’antico Bosco Belvedere che ha intrecciato il suo destino con le comunità dei paesi che lo circondavano. Il progetto, a cura dell’associazione LUA, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito di InPuglia365 – Estate, sostenuto dai Comuni dell’Unione delle Terre di Mezzo (Nociglia, Botrugno, San Cassiano, Sanarica, Giuggianello, Surano e Supersano), Abitare i Paduli,Legambiente e da UNPLI l’Unione Nazionale delle Pro-Loco d’Italia, si inserisce all’interno delle attività di “Creature dei Paduli” (arte, turismo responsabile e pedagogia) con l'obiettivo di riqualificare luoghi trascurati all’interno del territorio per reinserirli in un nuovo itinerario di fruizione del Parco Paduli. Foto Alberto Caroppo Rural revolution. Un sistema intelligente di servizi per le comunità rurali del Parco Paduli.17/9/2017 Ricominciamo da 3....
...insieme abbiamo avviato i laboratori di partecipazione e scritto il programma integrato di rigenerazione urbana e territoriale condividendo un'idea nuova di territorio intorno al parco agricolo dei Paduli, insieme abbiamo sperimentato servizi legati a un turismo responsabile, e pratiche di produzione agricola e valorizzazione dei beni, insieme abbiamo fatto scelte legate alla mobilità sostenibile. Ora, vogliamo migliorare la qualità della vita nei nostri centri urbani, vogliamo renderli piu sostenibili e ecologici, vogliamo recuperare gli edifici dismessi per potenziare e innovare l'offerta e la qualità dei servizi per i cittadini, vogliamo essere più vicini alle esigenze delle fasce di popolazione più disagiate e marginali, Per farlo vogliamo coinvolgere tutti: condividere i bisogni e le idee dei cittadini, mettere a sistema le proposte degli attori sociali ed economici del territorio, proporre una visione condivisa del presente e del futuro del nostro territorio. Le Terre di Mezzo, Unione dei Comuni di Botrugno, Giuggianello, Nociglia, Sanarica, San cassiano, Supersano, Surano vi invita a partecipare a un incontro pubblico in forma di Aperi-OST tra cittadini, amministratori, enti pubblici, associazioni, professionisti, artigiani, agricoltori e imprese, per condividere insieme la Strategia Integrata di Sviluppo Urbano e Sostenibile. Martedì 19 settembre 2017, a partire dalle ore 16.30 presso l'Uliveto Pubblico del Parco Paduli, San Cassiano (Lecce) L' APERI-OST (OPEN SPACE TECHNOLOGY) è un metodo che consente di esplorare e condividere soluzioni possibili che non si possono imporre semplicemente dall'alto o dall'esterno ma che vengono fatte emergere dall'interazione diretta tra le persone, in un clima conviviale, in cui si potranno degustare i prodotti del Parco. La SISUS, Strategia Integrata di Sviluppo Urbano e Sostenibile, è il documento con il quale le comunità di questo territorio intenderanno far fronte alle sfide economiche, ambientali, climatiche, demografiche e sociali del futuro, partecipando all'avviso pubblico per la selezione delle aree urbane in attuazione dei fondi comunitari previsti dall'asse prioritario XII - Sviluppo Urbano Sostenibile SUS del POR FESR - FSE 2014/2020. CALL per ARTISTI
L’associazione LUA - Laboratorio Urbano Aperto promuove la seguente Call per artisti che si inserisce all’interno delle attività Creature dei Paduli (arte, turismo e pedagogia), portate avanti nel Parco Agricolo dei Paduli, con l'obiettivo di riqualificare luoghi trascurati all’interno del territorio del Parco per inserirli in un nuovo itinerario di fruizione del Parco Paduli. La Call è finalizzata alla realizzazione di una residenza d’artista (dal 25 settembre al 1 ottobre 2017) da realizzarsi nel Parco Agricolo Multifunzionale nei Paduli (Lecce) nell’ambito di InPuglia 365 – Estate. La scadenza per l'invio della documentazione e delle proposte è la mezzanotte del 18 settembre 2017 all'indirizzo [email protected] qui potete scaricare la call e la scheda di iscrizione: http://creaturedeipaduli.it/call-artisti-creature-dei-padu…/ foto di Yacine Benseddik artista DEM © 2014 San Nicola Res.Ort. Dalle due sponde dell'Adriatico, in viaggio tra i sapori e le contaminazioni.29/8/2017 Nociglia è stata l’ultima tappa del progetto Res.Ort, la scuola di cucina itinerante tra l’Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo. Per l’ultimo appuntamento di primavera si sono aperte le porte del castello baronale, il nobile palazzo di fronte la chiesa matrice intitolata a San Nicola, vecchio protettore del paese. Proprio a San Nicola, e al “cibo del Mediterraneo”, è stato dedicato il laboratorio, omaggio a quella cultura orientale che ha lasciato impronte indelebili nel carattere dei salentini, come quelle che i nocigliesi conservano tra gli affreschi della chiesetta bizantina della Madonna dell’Itri. Il mare Mediterraneo su cui viaggiarono le spoglie del vescovo di Myra è diventato per noi simbolo del viaggio, del confronto e delle contaminazioni che si trovano nei piatti. Dal balcone sull’Adriatico, il Salento ha incontrato l’Albania grazie all’aiuto delle cuoche custodi Alketa Idrizi e Mirela Sakuta che hanno portato in dote il Lakror, uno sformato di farina di mais ripieno di verdure. La ricetta è stata proposta e personalizzata dallo chef Michele Fanciullo, che in viaggio ha formato la sua professionalità prima di approdare alla corte dei grandi chef di Parigi. Tra profumi del mondo e le suggestioni del sesamo nero e del rafano fresco, del wasabi e dello yuzu, sulla tavola hanno sfilato anche i sapori speziati del cous cous di frise con patate e cozze, e gli spaghetti di zucchine con gamberi e sesamo nero. Sapori insoliti che hanno stimolato la ricerca del sommelier Franco Maglie dell’azienda Mieravigliosa, che ha proposto in abbinamento il rosato Emeris della cantina Marulli di Copertino. Grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale che ci ha aperto le porte, siamo riusciti a trasmettere l’idea di fondo del progetto, e far vedere con occhi diversi i locali del palazzo, con un allestimento che l’ha fatto diventare “luogo risorto” in cui condividere esperienze e conoscenze, con l’aiuto di partecipanti che hanno indossato il grembiule e si sono messi in gioco per elaborare le ricette ai fornelli. Grazie anche agli escursionisti che il giorno prima del laboratorio hanno scoperto i monumenti di Nociglia, che con la sua torre medievale sorveglia la vallata dei Paduli. In bicicletta, sono poi scivolati nella campagna in direzione della chiesa della Madonna del Piano, e poi risalire la collinetta per raggiungere la quiete del centro storico di Surano.
Foto: Francesco Buccarelli DOMENICA 21 MAGGIO
San Nicola e il cibo del Mediterraneo Laboratorio di cucina Degustazione di vino (con il sommelier Franco Maglie) Cena con lo chef Installazione fotografica Domenica 21 maggio a partire dalle ore 17.00 presso il Palazzo Baronale di Nociglia si terrà l’ottavo laboratorio di Res.Ort, la scuola di cucina “rurale” del Parco Paduli. Res.Ort è il progetto di una scuola di cucina "rurale", per scoprire il territorio del Parco Paduli, le sue risorse e identità. Valorizza e veicola il cibo sostenibile e locale, creando un ricettario i cui ingredienti principali sono le erbe spontanee e gli ortaggi, guardando al Parco come a una grande dispensa che si rinnova e si arricchisce nel rispetto delle stagionalità. Per questo, gli appuntamenti della scuola di cucina sono itineranti tra i comuni dell’Unione delle Terre di Mezzo e seguono una sorta di calendario dei riti religiosi. Dopo San Giovanni, Sant'Oronzo, San Vito, San Martino, Santa Lucia, San Giuseppe e Pasqua, l’appuntamento di Nociglia è dedicato a San Nicola e al “cibo del Mediterraneo”, dove il riferimento al Santo che più di tutti avvicina la cultura cattolica a quella ortodossa disegna un ponte tra le due sponde dell’Adriatico, vicine ma distanti, che trovano nelle ricette e negli ingredienti la sintesi di scambi e contaminazione. In cucina, lo chef Michele Fanciullo dialoga con le cuoche-custodi Alketa Idrizi e Mirela Sakuta per elaborare un menu che racconta un legame da riscoprire tra la dispensa dei Paduli, la terra di Albania e i sapori di primavera. A seguire, i partecipanti possono prendere parte alla cena conviviale, con le pietanze preparate durante il laboratorio, dopo la degustazione guidata del vino proposto dal sommelier Franco Maglie dell'enoteca "Mieravigliosa" di Maglie (Le) Res.Ort è un progetto dell’associazione Leb di Botrugno, avviato grazie al programma regionale Mettici le mani, in collaborazione con il Laboratorio Urbano Abitare i Paduli e con la partnership dell’Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo, Fondazione con il Sud, Sac Serre Salentine. Come partecipare Il workshop e la successiva cena sono riservati a un numero max di 20 partecipanti, con un contributo di partecipazione di euro 25,00 È possibile iscriversi tramite email all’indirizzo [email protected], contattandoci al numero 3775341053 (no SMS), oppure compilando questo modulo: https://goo.gl/forms/KEas3zDqFXUsEeWY2 Il workshop avrà inizio alle ore 17.00 del giorno _ presso il Palazzo Baronale, in piazza Ruggieri a Nociglia. Per info 3775341053 – [email protected] www.abitareipaduli.com – www.parcopaduli.it Programma Ore 17.00 Inizio workshop “San Nicola e il cibo del Mediterraneo” Installazione fotografica San Giuseppe Res.Ort A seguire Degustazione di vino a cura dal sommelier Franco Maglie Cena con lo chef La piccola biblioteca di Giuggianello, trasformata in “luogo risorto” dell’incontro e delle degustazioni, ha ospitato il settimo appuntamento di Res.Ort, la scuola di cucina itinerante tra i comuni del Parco Paduli. Seguendo il calendario dei riti religiosi, l’occasione dei riti pasquali ci ha permesso di raccontare “il cibo della penitenza” e una cucina sobria capace di arricchirsi anche nella limitazione dal consumo di carne.
Come al solito, prima del laboratorio, un’escursione è partita alla scoperta della serra di Giuggianello, del paesaggio delle pietre che affascina lungo il versante orientale del Parco, del giardino megalitico e delle forme morbide delle rocce, di una campagna suggestiva avvolta dalla luce rossa del pomeriggio, prima di concludere nel Museo della Civiltà Contadina, curato dal Centro di Cultura Sociale e di Ricerche di Giuggianello, che ringraziamo per l’apertura e la guida tra le stanze curate, libro aperto sulla storia e sull’identità del territorio e su quarant’anni di preziosa attività dell’associazione Grazie alla Banca dei Semi Salentina e al suo impegno nella valorizzazione della biodiversità locale, i tavoli della biblioteca si sono colorati della verdura di aprile, materia prima che ha accompagnato nel pieno della primavera grazie allo chef Maurizio Raselli, che partendo dalla ricetta tradizionale delle “coculeddhe” di patate ha elaborato un menu di tre ricette ispirate al tema in un dialogo con Antonella Magurano, la cuoca-custode di Giuggianello. E così, insaporite dalla ricotta “scante”, le “coculeddhe” sono state impastate, cotte in brodo e servite insieme a pomodori d’inverno e pane del giorno prima, prima di passare alla “licurda”, la zuppa di legumi e verdure accompagnate da cialde di pane croccante. Infine, i “minchiareddhi”, in un impasto di semola e grano arso, hanno sposato il gusto verace di alici, aglio e fave fresche. Come sempre, i partecipanti hanno reso unico l’appuntamento, con la loro capacità di mettersi in gioco, cimentarsi in prima persona, mettere le mani in pasta e creare insieme i piatti, per un’esperienza gastronomica che nasce innanzitutto dal valore dell’incontro e dello scambio. Tra loro, erano presenti anche sindaco e l’Amministrazione comunale, continuandoci a stimolare nell’idea e nella sfida di coltivare paesaggio e cultura. In questo appuntamento, Res.Ort si è arricchito della consulenza di Franco Maglie dell’azienda “Mieravigliosa”, che in modo spassionato ha voluto sostenere il progetto, consigliandoci di abbinare i piatti con un ottimo rosato della Cantina Guarini, per guardarci negli occhi in un brindisi sincero alla salute di Res.Ort. Foto laboratorio: Vhs Foto escursione: Sara Montagna Martedì 25 aprile, Abitare i Paduli, in collaborazione con LUA, Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo, Oleificio Cooperativa "Santa Cristina" e con il supporto di Salento Bici Tour organizza la terza edizione della manifestazione Paduli, terra di ulivi e libertà
. Con un esplicito riferimento al celebre titolo del regista Ken Loach, “Terra e libertà”, l’evento pone al centro dell'attenzione il tema del valore ambientale, della resistenza e della condivisione, per ribadire i significati del termine “liberazione”, che ancora oggi si rinnovano e si declinano in situazioni di volta in volta diverse ma sempre unite dal desiderio dell’uomo di emancipazione da condizioni di soggezione, limitazione e vincolo. L'intera giornata, che ha inizio nell'uliveto pubblico di San Cassiano per poi spostarsi nei locali dell'Oleificio Santa Cristina, è una festa campestre, tra degustazioni, escursioni, allestimenti e musica di qualità. La festa nel Parco Paduli ha avuto la prima edizione nel 2015, partendo come una necessaria riflessione sul difficile contesto del territorio salentino, dove la bellezza del paesaggio e l'economia del mondo rurale - su cui i Paduli basano la propria filosofia - sono minacciate dallo spettro del disseccamento rapido degli ulivi e, in generale da un modello di sviluppo incapace di offrire una prospettiva sostenibile per assicurare il benessere alle comunità. “Paduli, terra di ulivi e libertà” mette al centro dell'attenzione il tema del valore ambientale, della resistenza e della condivisione, perché in un quadro particolarmente caotico e in costante evoluzione come quello attuale, un ritorno alla terra consapevole e ragionato diventa una piena forma di resistenza, che trova il suo simbolo nell’uliveto pubblico, luogo emblematico per le attività che animano il Parco Agricolo dei Paduli. “Paduli terra di ulivi e libertà” è un evento che celebra la multifunzionalità agricola, che associa l’agricoltura alla cultura per una fruizione multidisciplinare e rispettosa dell’ambiente circostante, delle campagne, dei piccoli centri abitati e delle comunità, strumento imprescindibile per combattere incuria e abbandono, utile a stimolare un presidio continuo e consapevole sul territorio. Così come i sindaci firmatari dell’appello al presidente della Repubblica, Abitare i Paduli è solidale con la protesta del Comitato No Tap, delle istituzioni e della società civile che presidia il cantiere di San Basilio, perché è impensabile che tali grandi opere invadano i territori senza tenere in considerazione il coinvolgimento delle comunità residenti, che invece hanno il pieno diritto all’autodeterminazione del proprio futuro. Domenica 9 aprile a partire dalle ore 16.00 presso la Biblioteca comunale di Giuggianello si terrà il settimo laboratorio di Res.Ort, la scuola di cucina “rurale” del Parco Paduli.
Dopo San Giovanni, Sant'Oronzo, San Vito, San Martino, Santa Lucia e San Giuseppe, l’appuntamento di Giuggianello è dedicato alla “Pasqua e il cibo della penitenza", con riferimento alla cucina della Quaresima e ai suoi sapori che rispettano il precetto del digiuno dalla carne. Maestri in cucina sono il cuoco Maurizio Raselli e la cuoca-custode Antonella Magurano che elaborano il loro menu con i prodotti di primavera che arricchiscono la dispensa dei Paduli. A seguire, cena con le pietanze preparate durante il laboratorio. Res.Ort è il progetto di una scuola di cucina "rurale", per scoprire il territorio del Parco Paduli, le sue risorse e identità. Valorizza e veicola il cibo sostenibile e locale, creando un ricettario i cui ingredienti principali sono le erbe spontanee e gli ortaggi, guardando al Parco come a una grande dispensa che si rinnova e si arricchisce nel rispetto delle stagionalità. Per questo, gli appuntamenti della scuola di cucina sono itineranti tra i comuni dell’Unione delle Terre di Mezzo e seguono una sorta di calendario dei riti religiosi. Res.Ort è un progetto dell’associazione Leb di Botrugno, avviato grazie al programma regionale Mettici le mani, in collaborazione con il Laboratorio Urbano Abitare i Paduli e con la partnership dell’Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo, Fondazione con il Sud, Sac Serre Salentine. Come partecipare Il workshop e la successiva cena sono riservati a un numero max di 25 partecipanti. Previsto un contributo al progetto. Iscrizione tramite email all’indirizzo [email protected] oppure al numero 377/5341053 (no SMS). Il workshop avrà inizio alle ore 16.00 del giorno 9 aprile presso la Biblioteca comunale di Giuggianello. Per info 377/5341053 - [email protected] www.abitareipaduli.com – www.parcopaduli.it Programma Ore 16.00 Inizio workshop “La Pasqua e il cibo della Penitenza” Installazione fotografica La Pasqua Res.Ort a seguire Cena conviviale Il sesto appuntamento di Res.Ort è durato due giorni.
È iniziato il pomeriggio di sabato 18 marzo, quando abbiamo pedalato tra i monumenti e il centro storico di Botrugno, prima di giungere a San Cassiano e godere dell’accensione piromusicale della fòcara dedicata a San Giuseppe. Abbiamo accompagnato i nostri ospiti tra i sapori tipici della sagra mentre nella corte del Palazzo Ducale, un’installazione fotografica raccontava la storia della nostra scuola di cucina “rurale” del Parco. Il giorno dopo, domenica 19, il Palazzo di San Cassiano ha ospitato la scuola di cucina, sul tema del “cibo come dono” che ci ha permesso di affondare le mani nella tradizione senza tempo della festa, omaggiandone il senso di condivisione legato all’usanza delle “Tavole”. Per noi era d’obbligo riferirci ad un rito che appartiene a tutti quei salentini che, pregando il padre putativo di Gesù, continuano a costruire il loro, intimo, senso di comunità. Così, sulla nostra tavola, la “massa” è stata la protagonista principale con il suo sapore inconfondibile nato dalla premura delle massaie di San Cassiano e in particolare della cuoca-custode Ada Leggio che ci ha accompagnato in questo appuntamento. Come sempre, le ricette si sono arricchite dei prodotti della dispensa dei Paduli che questa volta, alla fine dell’inverno, ci ha regalato gli ultimi broccoli con gli sponsali, ma anche carciofi e i primi lampascioni, trasformati in sformati gustosi dalla maestria dal cuoco contadino Pietro Zito, che ha condotto il laboratorio portandoci una testimonianza reale del “mangiare come atto agricolo”, ovvero dell’importanza della stagionalità dei prodotti, provenienza e sostenibilità della produzione, tra le differenze preziose della biodiversità di Puglia. Abbiamo trasformato il Centro Anziani in una cucina vera e propria, e per questo ne ringraziamo i soci per la collaborazione e la pazienza. Al centro della sala, il tavolo è diventato una colorata composizione di prodotti della terra e, tra taglieri, pentole e mestoli, ha accolto i partecipanti e gli allievi dell'Istituto Alberghiero di Santa Cesarea che, come al solito, hanno contribuito ad una serata perfetta. Al momento della cena, grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale, l’ingresso del Municipio è stato trasformato in una sala da pranzo dove abbiamo degustato e ci siamo incontrati, riappropriandoci del senso primario della condivisione attorno alla tavola, così come ci insegna la tradizione della festa di San Giuseppe. Foto laboratorio: Alberto Caroppo Foto escursione: Manuela Greco e Manuela Buccarelli SABATO 18 MARZO
Res.Ort - La mostra fotografica Escursione in bicicletta tra monumenti di Botrugno e San Cassiano DOMENICA 19 MARZO Laboratorio di cucina e cena conviviale San Cassiano (Lecce) Domenica 19 marzo a partire dalle ore 16.00 presso la corte del Palazzo Ducale di San Cassiano si terrà il sesto laboratorio di Res.Ort, la scuola di cucina “rurale” del Parco Paduli, progetto dell’associazione Leb di Botrugno, avviato grazie al programma regionale Mettici le mani, in collaborazione con il Laboratorio Urbano Abitare i Paduli e con la partnership dell’Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo, Fondazione con il Sud, Sac Serre Salentine e Istituto Alberghiero “Aldo Moro” di Santa Cesarea. Res.Ort è il progetto di una scuola di cucina "rurale", per scoprire il territorio del Parco Paduli, le sue risorse e identità. Valorizza e veicola il cibo sostenibile e locale, creando un ricettario i cui ingredienti principali sono le erbe spontanee e gli ortaggi, guardando al Parco come a una grande dispensa che si rinnova e si arricchisce nel rispetto delle stagionalità. Per questo, gli appuntamenti della scuola di cucina sono itineranti tra i comuni dell’Unione delle Terre di Mezzo e seguono una sorta di calendario dei riti religiosi. Dopo San Giovanni, Sant'Oronzo, San Vito, San Martino e Santa Lucia, l’appuntamento di San Cassiano è dedicato a San Giuseppe, sul tema de “Il cibo come dono”. Il riferimento è alla “Tavola di San Giuseppe”, ai suoi sapori tipici e inconfondibili che a San Cassiano sono legati alla tradizionale fòcara che infiamma la sera del 18. Nel pomeriggio di domenica 19 presso la corte del Palazzo ducale, ha luogo il laboratorio di cucina che si ispira allo spirito di condivisione e senso di comunità racchiuso nella rievocazione della Sacra Famiglia. In passato infatti le pietanze venivano offerte ai meno fortunati del paese e ancora oggi l’organizzazione della festa unisce e anima il borgo sin dai primi giorni del mese. Maestri in cucina, chiamati a interpretare il tema ai fornelli, sono il cuoco contadino Pietro Zito e la cuoca-custode Ada Leggio che si confrontano con la “massa”, il piatto della festa, e i prodotti di fine inverno che compaiono nella dispensa dei Paduli: lampascioni, carciofi e sponsali. Tra i partecipanti, anche una rappresentanza di studenti dell’Istituto Alberghiero “Aldo Moro” di Santa Cesarea, per un’esperienza didattica al di fuori della scuola. A seguire, i partecipanti possono prendere parte alla cena conviviale, con le pietanze preparate durante il laboratorio. Ad anticipare il laboratorio, nella serata di sabato 18, durante la sagra di San Giuseppe, si potrà visitare anche la mostra fotografica che impreziosisce la corte interna del Palazzo ducale e racconta l’intero progetto e il lavoro di ricerca di Res.Ort. Intanto, nel pomeriggio un’escursione in bicicletta porta alla scoperta dei monumenti di Botrugno e San Cassiano (raduno ore 15.00 in via della Vittoria 151 a San Cassiano) previsto contributo di partecipazione, info: 377/5341953 con conclusione in tempo per lo spettacolo dell’accensione piromusicale della fòcara. Come partecipare Il workshop e la successiva cena sono riservati a un numero max di 25 partecipanti. Contributo di partecipazione di euro 30,00. Iscrizione tramite email all’indirizzo [email protected] oppure al numero 377/5341053 (no SMS). Il workshop avrà inizio alle ore 16.00 del giorno 19 marzo presso il palazzo ducale di San Cassiano. Pietro Zito, il “cuoco contadino”. Pietro Zito non ama essere definito chef. Egli è un uomo che, dietro la dolce timidezza con cui accoglie i suoi ospiti, cela una vasta cultura gastronomica, appresa in parte dai genitori e dai nonni, in parte sul campo. Antichi Sapori, a Montegrosso in Alta Murgia, è il suo ristorante-culto dove lo stress della vita cittadina si eclissa pian piano e dove si respira l’amore per la tradizione, il rispetto per la materia prima, la stagionalità ma soprattutto l’eccellenza degli ingredienti che ispirano la sua cucina. Per Zito, “non è vietato entrare in cucina” perché la semplicità e la genuinità sono doti che non vanno tenute nascoste. D’altro canto “mangiare è un atto agricolo”, e per questo la ricerca continua di sapori autentici porta a scoprire luoghi e prodotti sempre nuovi, e campi dove raccogliere erbe spontanee dimenticate. Da questo desiderio è nato “Orto mio”, semplicemente un piccolo giardino adiacente il ristorante, in cui insieme al padre, ha reimpiantato cultivar quasi dimenticate. Per info 377/5341053 - [email protected] www.abitareipaduli.com – www.parcopaduli.it A Botrugno si parla di Agricoltura Simbiotica.
Tra gli ospiti anche noi, a parlare dell'esperienza di Lampa! e del progetto recupero di olivi in abbandono recuperati nel Parco. La stazione delle Ferrovie Sud Est di Sanarica è stato il "luogo risorto" del quinto appuntamento di Res.Ort, la scuola di cucina rurale del Parco Paduli. Le sue stanze, ormai vuote, hanno trovato una nuova vita: non più luogo di incontro per genti di passaggio ma fucina creativa, dove la convivialità nasce al tepore dei fornelli.
Riaprire quella porta, grazie alla collaborazione dell’azienda Ferrovie Sud Est, e affacciarsi sul binario unico che collega i centri del Salento è stata una riappropriazione, anche solo per un giorno, di un luogo unico, dove si respira l’atmosfera eterea della quotidianità del casello e delle storie del casellante. In quelle sale, reinventate e trasformate, i partecipanti al laboratorio si sono confrontati con gli ingredienti della fiera di Santa Lucia di Scorrano, appuntamento centrale del calendario contadino del Parco che porta sulle tavole i sapori della dispensa invernale, scoperti grazie alle preziose indicazioni del dottor Giovanni Giangreco. Insieme a Gino De Salvo, verace titolare de La Rua de li Travai, siamo andati a Scorrano il 13 dicembre, per offrire il nostro omaggio alla santa di Siracusa e chiedere protezione per la vista con una preghiera nel Santuario, prima di immergerci nella folla e contrattare per le pigne più profumate, e i pezzi migliori di stoccafisso e aringa affumicata che in passato arrivavano direttamente nel porto di Gallipoli, insieme alle navi che, dai mari del Nord, giungevano a caricare l’olio lampante. Grazie a Gino e alla cuoca-custode Gina Ruggeri, dalla fiera siamo giunti alla tavola, spostandoci a Sanarica, nei locali della stazione e aggiungendo elementi preziosi al nostro ricettario con la collaborazione dei tanti partecipanti al laboratorio, che hanno impastato, sgusciato i pinoli, lessato la borragine selvatica insaporita dal nostro olio “Terre dei Paduli” mentre il fuoco ardeva nel caminetto e in sala si respiravano i profumi del timo e del finocchietto. Grazie agli abitanti di Sanarica e all’Amministrazione Comunale perennemente a disposizione. Per noi era importante comunicare con loro la filosofia che è alla base del Parco Paduli, così come stiamo facendo nei diversi laboratori itineranti tra i Comuni dell’Unione delle Terre di Mezzo, dove la cultura dei luoghi incrocia un modello nuovo per guardare all’identità rurale del territorio. Per questo, domenica mattina abbiamo passeggiato tra i monumenti del paese, tra le eredità preziose che Sanarica custodisce, opere artistiche ed architettoniche che raccontano la complessa storia culturale dell'antica Terra d'Otranto. A fine serata, poi, è stato particolarmente bello sedersi tutti insieme attorno al tavolo, degustare e brindare con un bicchiere di vino rosso alla salute di Res.Ort, alla buona cucina e alla convivialità. (Foto laboratorio di cucina: VHS, foto passeggiata: Monica Torsello). Domenica 18 dicembre a partire dalle ore 16.00 presso la stazione ferroviaria di Sanarica si terrà il quinto laboratorio di Res.Ort, la scuola di cucina “rurale” del Parco Paduli, progetto dell’associazione Leb di Botrugno, avviato grazie al programma regionale Mettici le mani, in collaborazione con il Laboratorio Urbano Abitare i Padulie con la partnership dell’Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo, Fondazione con il Sud e Sac Serre Salentine.
Il tema è “Santa Lucia e le pietanze del mercato", con riferimento all’antica fiera di dicembre che, a Scorrano, è da sempre luogo di commerci, scambi e contaminazione dei sapori invernali. Maestri in cucina sono lo chef Gino de “La rua dei Travaj” e la cuoca-custode Gina Ruggeri che si confrontano con gli ingredienti storicamente più diffusi sui banchi di quel mercato: l’aringa, lo stoccafisso e i pinoli. Res.Ort è il progetto di una scuola di cucina "rurale", per scoprire il territorio del Parco Paduli, le sue risorse e identità. Valorizza e veicola il cibo sostenibile e locale, creando un ricettario i cui ingredienti principali sono le erbe spontanee e gli ortaggi. Obiettivo della scuola è guardare al Parco come a una grande dispensa che si rinnova e si arricchisce nel rispetto delle stagionalità. Prima del laboratorio, nella mattinata, si passeggia nel centro storico di Sanarica per visitare le sue importanti architetture religiose. PROGRAMMA: Dalle ore 10.00 alle 12.45 PASSEGGIATA - "Fra i monumenti storici di Sanarica”. Ore 16.00 INIZIO LABORATORIO DI CUCINA - "Santa Lucia e le pietanze del mercato”. INSTALLAZIONE FOTOGRAFICA - “Santa Lucia Res.Ort.” COME PARTECIPARE - La passeggiata avrà inizio alle ore 10, con appuntamento presso la stazione ferroviaria di Sanarica. Si visiterà la basilica di San Salvatore, la chiesa e cripta dell'Assunta, la chiesa dell'Annunziata e il santuario della Madonna delle Grazie. Percorso di 3 km circa, di facile percorribilità e durata 2 ore e 45 circa. È previsto un contributo libero di partecipazione. Gradita prenotazione. Per info: 377/5341053. - Il laboratorio di cucina si svolgerà nel pomeriggio ed è riservato a un numero max di 15 partecipanti, con un contributo di partecipazione di € 10,00. É possibile iscriversi tramite email all'indirizzo: [email protected] oppure contattandoci al numero di telefono 377/5341053 (no SMS). Il laboratorio avrà inizio alle ore 16.00 del giorno 18 dicembre presso la stazione ferroviaria di Sanarica. San Martino misericordioso, cavaliere dell’esercito romano che tagliò in due il mantello per offrirlo a un mendicante infreddolito, viaggiò tra le città dell’impero per evangelizzare le popolazioni e diffondere il cristianesimo.
Per Res.Ort la sua figura è stata un omaggio ai viandanti, alla cucina frugale che li accompagnava durante il viaggio e al pane, alimento principale a lunga conservazione. Per questo abbiamo fatto tappa presso l'antico caravanserraglio di Masseria le Stanzie, a Supersano, per l’occasione trasformata in una scuola di panificazione grazie alla pazienza di Mariluce, Fernanda, Luciana, Simona, Mauro e Donato, staff della masseria che ha aperto le porte e ci ha accolti attorno alla lunga tavolata per impastare e cuocere i pani nel forno a legna, con lo scenario della notte che avanzava sulla vallata dei Paduli, tra i profumi dell’orzo e del grano duro Senatore Cappelli. Il laboratorio non ci sarebbe stato se non ci fosse stato l’entusiasmo dei partecipanti, che quasi per gioco hanno decorato la crosta dei pani per riconoscerli dopo la cottura, tra i tanti ancora caldi che fumavano nella grande cesta di vimini, prima di condirli con pomodori da serbo e peperoni, fagioli e cotica, e mostarda con formaggio stagionato. Grazie alle amministrazioni comunali che continuano a supportare le nostre iniziative, come quella di Supersano che ci ha aperto le porte del Mu.Bo, il Museo del Bosco Belvedere, dove abbiamo accompagnato i partecipanti dell’escursione a piedi di domenica mattina. In un percorso di tredici chilometri, abbiamo costeggiato la serra di Supersano, il santuario e la chiesa rupestre della Madonna di Coelimanna, visitato il museo, prima di concludere tra i sorrisi dei fratelli Nutricato, amici che raccontano la scommessa della Cantina Supersanum e della viticoltura libera e naturale del vigneto Don Mosè, dove abbiamo consumato il pranzo del pellegrino, con i pani cotti durante il laboratorio, scavati dalla mollica e farciti con il companatico da ingredienti della dispensa stagionale del Parco Paduli. Sabato 12, a Supersano, il pasto del pellegrino è il tema del nuovo appuntamento della scuola di cucina del Parco Paduli, con il pane e il companatico dalla dispensa stagionale.
La mattina di domenica 13, escursione a piedi verso il Museo MuBo, e pranzo al sacco con il “pane del pellegrino”. Workshop di cucina sabato 12 novembre dalle 17.00 Escursione a piedi domenica 13 novembre dalle 10.00 Masseria Le Stanzie Supersano Parco dei Paduli Sabato 12 novembre a partire dalle 17.00 presso La Masseria “Le Stanzie” a Supersano (Strada Prov.le 362 Km.32,900) si terrà il quarto workshop di Res.Ort, la scuola di cucina “rurale” del Parco Paduli, progetto dell’associazione Leb di Botrugno, finanziato dal programma regionale Mettici le mani, in collaborazione con il Laboratorio Urbano Abitare i Paduli e con la partnership dell’Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo. Il tema sarà “San Martino e il pane del viandante", omaggio ai pellegrini, e alla cucina frugale che li accompagnava durante i loro viaggi, che vedeva proprio nel pane l’alimento principale, grazie alla sua lunga conservabilità. Il tema è “San Martino e il pane del pellegrino", omaggio ai viandanti, alla cucina frugale che li accompagnava durante il viaggio e al pane, alimento principale grazie alla sua lunga conservabilità. L'antico caravanserraglio di Masseria le Stanzie si trasformerà in una scuola di panificazione. La cuoca-custode Luciana Stanelli insegnerà a impastare e cuocere nel forno a legna i pani di farine locali mentre con Fernanda Mita si prepareranno tre ricette per il companatico, utilizzando ingredienti che rispettano la dispensa stagionale e la filiera corta del Parco Paduli. Il giorno successivo, domenica 13, si tiene una escursione a piedi con visita guidata c/o il museo del Mubo a Supersano (previsto contributo di partecipazione) e pranzo al sacco con il “pane del pellegrino”, cotto durante il workshop. Il raduno è alle ore 10 presso Masseria le Stanzie, prima di incamminarsi e costeggiare la verde serra di Supersano con la chiesa rupestre della Coelimanna, prima di raggiungere il Mubo, Museo del Bosco, per scoprire le testimonianze archeologiche del territorio e l’antica storia del Bosco Belvedere, Come partecipare al workshop - La scuola di cucina dei Paduli: Il workshop è gratuito e riservato a un numero max di 15 partecipanti. E' possibile iscriversi tramite email all'indirizzo [email protected] oppure contattandoci al numero di telefono 377/5341053. Per ulteriori info consultare la pagina fb https://it-it.facebook.com/ParcoPaduli. Cos’è Res.Ort. Res.Ort è il progetto di una scuola di cucina "rurale" che segue il calendario dei riti religiosi per scoprire il territorio del Parco Paduli, le sue risorse e identità. Valorizza e veicola il cibo sostenibile e locale, creando un ricettario i cui ingredienti principali sono le erbe spontanee e gli ortaggi, rispetto ai quali maestri di cucina si confrontano con la cultura culinaria del territorio. Obiettivo della scuola è guardare al Parco come a una grande dispensa, fatta di biodiversità, che si rinnova e si arricchisce nel rispetto delle stagionalità. Info: Associazione Abitare i Paduli: 377/5341053. Nel calendario dei riti religiosi che scandisce gli appuntamenti di Res.Ort, San Vito è il simbolo degli aromi d’autunno che insaporiscono la dispensa del Parco Paduli.
Da secoli, la fiera mercato in onore del santo martire inonda di gente il piccolo centro contadino di Ortelle, che la terza domenica di ottobre si sveglia tra i colori della festa. Dopo la stagione estiva è giunto il periodo della macellazione dei maiali e il profumo di quelle carni esalta i piatti poveri della tradizione contadina. Per il terzo appuntamento di Res.Ort, un grande rosone di luci firmato dalla ditta De Cagna calava dal soffitto ad impreziosire l’ex mercato coperto di Surano in un gioco di colori e chiaroscuri, mentre le erbe spontanee, in un tripudio di biodiversità, verdeggiavano sul grande tavolo al centro della sala. È stato il nostro modo per raccontare le atmosfere d’autunno, le piantine che spuntano dalla terra umida, le fronde mosse dalla tramontana e l’odore inconfondibile dei primi fuochi accesi nelle cucine. Grazie a Massimo Vaglio, cuoco, giornalista e amante verace del territorio salentino, che con animo appassionato e competenza ci ha dedicato il suo tempo per accompagnarci tra la biodiversità del Parco, per raccogliere le verdure selvatiche e costruire insieme le ricette protagoniste del workshop. Grazie alla cuoca-custode Lucia Lentini che, con disponibilità e sguardo rassicurante ci ha aperto la porta di casa per cucinare, nella sua vecchia pentola di alluminio, le cicoriette di campagna cotte al fuoco vivo nel caminetto del suo giardino. Grazie a tutti i partecipanti al workshop, alla pazienza con cui si sono messi in gioco e all’entusiasmo con cui hanno interloquito con i maestri in cucina. Al sindaco di Surano Carlo Galati, che insieme ai suranesi ci ha accolto da buon padrone di casa. Grazie a Miro Durante, Gianluca Longo e Gianluca Milanese, e alla loro musica che è arrivata profonda nonostante la grande sala ne disperdesse il suono. L’autunno ci ha portato le cicorie e la borragine, le rape selvatiche, il tarassaco e il grespino, e se il sapore deciso della misticanza è ancora impresso nel nostro palato, Res.Ort guarda al secondo appuntamento della stagione, in onore di San Martino, santo cavaliere dall’animo gentile, protettore dei soldati e dei viaggiatori che accompagna alla scoperta dell’arte della panificazione, simbolo assoluto del cibo del viandante. San Vito e gli aromi d’autunno
Res.Ort è il progetto di una scuola di cucina "rurale", per scoprire il territorio del Parco Paduli, le sue risorse e identità. Valorizza e veicola il cibo sostenibile e locale, creando un ricettario i cui ingredienti principali sono le erbe spontanee e gli ortaggi. Obiettivo della scuola è guardare al Parco come a una grande dispensa che si rinnova e si arricchisce nel rispetto delle stagionalità. Il tema è "San Vito e gli aromi d’autunno", con un chiaro riferimento alle fiere autunnali, ai loro prodotti, e ai profumi delle carni che esaltano il gusto dei piatti poveri della tradizione contadina. Maestri in cucina saranno lo chef Massimo Vaglio e la cuoca-custode Lucia Lentini. Come partecipare Il workshop è gratuito e riservato a un numero max di 15 partecipanti. E' possibile iscriversi tramite email all'indirizzo [email protected] oppure contattandoci al numero di telefono 3775341053. Il workshop avrà inizio alle ore 17.00 del giorno 30 Ottobre presso il Laboratorio del Gusto di Abitare i Paduli – Ex Mercato Ortofrutticolo Via due Giugno a Surano. Programma: - Ore 17.00 workshop: Res.Ort. San Vito e gli aromi d'autunno. iscrizioni chiuse .numero max di partecipanti raggiunto - Ore 20.30 Installazione: Luminaria - Res.Ort in collaborazione con De Cagna Luminarie. ”L’aperitivo del Santo”, degustazione di prodotti a km 0. Laboratorio del Gusto Abitare i Paduli. - Ore 21.00 Concerto: “Senza Amore siamo Fritti” di Miro Durante chitarra e voce, Gianluca Longo mandola, Gianluca Milanese fiati Res.ort è un progetto finanziato dal programma regionale Mettici le mani, in collaborazione con il Lab Urbano Abitare i Paduli e con la partnership dei comuni dell'Unione delle Terre di Mezzo. Anche quest’anno il Parco dei Paduli aderisce alla Giornata del Contemporaneo, promossa da Amaci, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
Sabato 15 ottobre, l’Uliveto pubblico del Parco è nella rete dei musei e delle realtà che aprono gratuitamente al pubblico i loro spazi, inaugurando ufficialmente la stagione dell’arte contemporanea. Il programma della giornata ruota attorno alle installazioni di land art che impreziosiscono l’uliveto, si integrano nel paesaggio rurale, e combinano arte e elementi naturali. Tra gli alberi dell’Uliveto pubblico, Nidificare i Paduli e Creature dei Paduli sono due dei progetti che animano il Parco. Dall’intreccio di canne e rami di ulivo nascono i nidi, i rifugi biodegradabili che, sotto lo sguardo attento del guardiano buono Niodemo, ad opera dell’artista DEM, spingono a popolare la campagna in modo creativo, rendendola il luogo dell’immaginazione. In viaggio con la fantasia, si attraversano le essenze e i fiori d’autunno del Parco, per contribuire a creare la sua mappa degli odori, e raccontare il territorio con un profumo, nell’ambito del progetto la Ragia dei Paduli, finanziato dal programma regionale Mettici le Mani. Programma: ore 14.45 Partenza passeggiata. Tra le essenze e i fiori d’autunno del Parco Paduli. Raduno presso uliveto pubblico. Coordinate 40°02'46.7"N 18°18'25.6"E ore 16.00 Letture creative La geografia fantastica del Parco con le fiabe di Creature dei Paduli. Ore 17.30 Merenda a km0. Sabato 17 la chiesa di San Solomo di Botrugno è stato il nostro “luogo risorto”, fucina dei sapori d’estate della grande dispensa del Parco Paduli, tra ortaggi, essenze aromatiche e l’esperienza di contadini e massaie, autentici custodi dell’identità del territorio.
Il secondo appuntamento di Res.ort ha avuto come protagonista Sant’Oronzo, primo vescovo di Lecce e patrono dei botrugnesi, che il giorno della festa portano sulle tavole le ricette più buone del gallo ripieno, del tortino di melanzane e della scapece gallipolina. Grazie a Maria Caputo e Patrizia Gorgoni, “custodi” della tradizione botrugnese, e allo chef Tommaso Manni, per il suo punto di vista inedito su accostamenti, tecniche di cottura e impiattamento. Grazie ai partecipanti al workshop, Martina Corrado, Ilario Fanciullo, Pasquale De Fabrizio, Adriana Marti, Giorgio Griziotti, Tiziana Saccani, Luisa Preite e Laura Basco; alle ragazze del Laboratorio del Gusto, Silvia Merico, Martina Sabato, Cristiana Verardo, Silvia Zappatore e Valeria Cutrino; a Pasquale Barone, Carlo Galati e Giuseppe Pesino, sindaci dell’Unione dei Comuni che si sono svestiti dall’abito istituzionale per cimentarsi con gli strumenti della cucina. Grazie a Ciccio Zabini, Luca Ferraris e Francesco Pellizzari, che con un bicchiere di vino in mano hanno imbracciato il charango e cantato, nonostante il maltempo ci avesse rovinato la festa. Grazie all’olio “Terre dei Paduli”, aromatico amalgama delle pietanze. Mentre le temperature di settembre cominciano a calare, Res.ort continua il suo lavoro con i piatti autunnali, con il santino in mano e una preghiera pronta per San Vito e San Martino. La chiesa di S. Solomo a Botrugno diventa fucina di odori e sapori per Res.ort, la scuola di cucina “rurale” del Parco Paduli .
A fine agosto la pomposa festa in onore di Sant’Oronzo ha colorato a festa la piazza e le stradine di Botrugno, e tra festose marce di banda e luminose “parazioni” artistiche, nelle case si respirava l’aria di festa anche sulle tavole imbandite, in un tripudio di colori e profumi. A distanza di qualche giorno, sabato 17 settembre, per la terza edizione di CucinArti, l’associazione Leb di Botrugno, all’interno del Laboratorio Urbano delle Terre di Mezzo “Abitare i Paduli”, punta la sua attenzione sui piatti tipici della festa botrugnese (riconosciuti dalla Denominazione Comunale De.Co.) che trovano un’interpretazione inedita nell’ambito del progetto Res-ort (La scuola di cucina del Parco Paduli che valorizza le sue piante spontanee e gli ortaggi frutto di buone pratiche agricole), progetto finanziato all’interno del programma “Mettici le Mani” di Bollenti Spiriti - Regione Puglia. La chiesa di San Solomo (S.P. Botrugno - Sanarica) a Botrugno diventa fucina di sapori e odori, “luogo risorto” dove la ricchezza della biodiversità e degli ortaggi del Parco dei Paduli incontra le ricette della “scapece”, del tortino di melanzane e del gallo ripieno, piatti della festa interpretati dallo chef salentino Tommaso Manni che dialoga con le cuoche-custodi Patrizia Gorgoni e Maria Caputo durante un workshop gratuito, riservato a 15 partecipanti. “Non c’è cucina senza orto”, afferma lo chef contadino Pietro Zito. Partendo da questa suggestione, Res-ort vuole rispondere al crescente interesse verso il cibo sostenibile e locale, con il progetto di una scuola di cucina "rurale", capace di raccontare la stagionalità e la provenienza dei prodotti della terra, e le storie dei contadini che li raccolgono. Il territorio del Parco svela così le sue risorse e la sua identità, in un processo che stimola agricoltura sostenibile e di qualità, insieme all’idea di una ruralità legata a cultura e creatività. “La casa delle Creature” di “Nidificare i Paduli” è un workshop di autocostruzione, sull’abitare sostenibile, volto alla realizzazione e sperimentazione di spazi temporanei e biodegradabili per accogliere le attività didattiche rivolte ai bambini visitatori del Parco Paduli.
Un gruppo di “Faber Magister”, ha raccolto le idee e i desideri di grandi e piccoli abitanti del Parco, e insieme ai partecipanti al workshop daranno vita al cantiere di autocostruzione. Da giovedì 4 a domenica 7 agosto, attraverso l’utilizzo del materiale di scarto dell’agricoltura (arundo donax e ramaglie di ulivo), si sperimenterà la costruzione di spazi destinati alla ospitalità dei bambini (spazi per il gioco, lo studio e la scoperta del mondo rurale). L’uliveto pubblico, dislocato nel cuore dei Paduli, è il luogo del workshop. L’uliveto pubblico, amplia la sua natura multifunzionale, dotandosi di spazi utili alla didattica, indispensabili alle attività di sensibilizzazione degli abitanti più piccoli ai temi dell’agricoltura sostenibile, della produzione e consumo locale, ma soprattutto del rispetto per l’ambiente e della cultura locale (www.creaturedeipaduli.it, Creature dei Paduli – Campus). Anche in questa occasione il territorio dei Paduli diventa uno spazio laboratoriale, adeguato alla sperimentazione di forme artistiche in stretta relazione col mondo rurale. Il workshop, giunto alla IV edizione, conserva negli intenti la ricerca di forme alternative di ospitalità, all’interno di una più ampia riflessione sulla multifunzionalità in agricoltura, sulle buone pratiche agricole del Parco e sul sistema integrato di servizi per la fruizione di un territorio, unico per qualità e risorse. Il progetto è promosso dall’associazione LUA e Abitare i Paduli in collaborazione con il Laboratorio Urbano delle Terre di Mezzo e i Comuni di San Cassiano, Botrugno, Nociglia, Surano e Giuggianello in Provincia di Lecce. Il workshop è riservato e gratuito a un numero max di 15 partecipanti. E’ possibile iscriversi, tramite mail all’indirizzo [email protected], da domenica 24 luglio a martedì 2 agosto. Il workshop avrà inizio dal 4 al 7 agosto, tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle 20 presso L’uliveto Comunale di San Cassiano. per informazioni: Associazione Abitare i Paduli, cell. 3775341053, [email protected] Associazione LUA, cell. 3358759546, [email protected] |
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