Affidare alla narrazione letteraria un luogo come i Paduli è un modo per aggiungere un passo al lungo percorso di costruzione collettiva di questo Parco incastonato nel mezzo del Salento. L’antico e per certi versi mitologico bosco Belvedere, che dava a questa terra all’apparenza brulla un’anima lussureggiante e misteriosa, sopravvive in numerosi tratti dei Paduli.
Questo paesaggio senza confini è strettamente collegato al carattere dei piccoli centri che lo circondano, una corona ideale fatta di campanili e piazze, dove la vita scorre a un passo più svelto, dove la gente va e viene.
Questo rapporto tra campagna e paese rappresenta lo scenario in cui la memoria collettiva si stratifica, si costruiscono suggestioni e si alimenta il sentimento popolare.
Questo paesaggio senza confini è strettamente collegato al carattere dei piccoli centri che lo circondano, una corona ideale fatta di campanili e piazze, dove la vita scorre a un passo più svelto, dove la gente va e viene.
Questo rapporto tra campagna e paese rappresenta lo scenario in cui la memoria collettiva si stratifica, si costruiscono suggestioni e si alimenta il sentimento popolare.
“Raccontare i Paduli”, è stato un concorso letterario, che si è concluso il 28 settembre 2013 con la premiazione dei vincitori presso l’uliveto comunale di San Cassiano, in località “le Rene”.
Ambientate nel Parco, trenta storie inedite sono state valutate da una giuria di esperti composta da noti scrittori, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni.
Dodici sono stati i finalisti e due i vincitori: Balsamo di Antonella Caputo (1° classificato) con la motivazione di “aver saputo incarnare lo spirito del Parco dei Paduli con uno stile moderno e originale, creando una storia attuale e contemporanea dove i protagonisti si muovono in armonia con lo spazio, restituendo al lettore l’atmosfera dei Paduli” e La consistenza degli oggetti di Denise Bresci (2° classificato) “per aver saputo trattare con delicatezza le vicende di due bambini all’interno del Parco, creando immagini di forte poeticità e suggestione che, restituite al lettore in tutto il loro candore e la loro autenticità, muovono sentimenti di appartenenza al luogo”.
Il frutto del concorso è stato Il volume “Storie lampanti”, inserito poi all’interno del packaging dell’olio “Terre dei Paduli” .
Ambientate nel Parco, trenta storie inedite sono state valutate da una giuria di esperti composta da noti scrittori, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni.
Dodici sono stati i finalisti e due i vincitori: Balsamo di Antonella Caputo (1° classificato) con la motivazione di “aver saputo incarnare lo spirito del Parco dei Paduli con uno stile moderno e originale, creando una storia attuale e contemporanea dove i protagonisti si muovono in armonia con lo spazio, restituendo al lettore l’atmosfera dei Paduli” e La consistenza degli oggetti di Denise Bresci (2° classificato) “per aver saputo trattare con delicatezza le vicende di due bambini all’interno del Parco, creando immagini di forte poeticità e suggestione che, restituite al lettore in tutto il loro candore e la loro autenticità, muovono sentimenti di appartenenza al luogo”.
Il frutto del concorso è stato Il volume “Storie lampanti”, inserito poi all’interno del packaging dell’olio “Terre dei Paduli” .