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PARCO AGRICOLO MULTIFUNZIONALE


La Terra Matta. Diario di bordo #2

17/10/2017

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​L’arte è il mezzo che preferiamo per stimolare nuovi linguaggi, suggerire nuovi punti di vista e temi che ci stanno a cuore. È stato questo “La Terra Matta”, progetto con cui abbiamo voluto avviare una discussione condivisa sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e, con la mappa dei Paduli tra le mani, ragionare sulle brutture e l’incuria che impediscono di fruire in maniera completa e appagante del paesaggio agricolo. Sono decine le micro discariche tra i campi, e per questo, durante la seconda escursione “alla scoperta del patrimonio e delle fragilità del Parco” abbiamo chiesto aiuto all’ingegnere Simone Zecca, esperto di valutazioni ambientali. In bici siamo scivolati nel bosco di ulivi dei Paduli e, deliberatamente, non abbiamo voluto evitare i percorsi punteggiati da rifiuti. Al contrario, tra le bellezze della campagna ci siamo fermati anche a osservare gli angoli più degradati, guardando in faccia il problema e quantificandolo nel suo impatto sociale, economico e politico. Intanto, dopo una serie di sopralluoghi, gli artisti in residenza hanno deciso i luoghi precisi dove realizzare le installazioni, modificando le proposte anche in base agli scenari in cui si sono imbattuti e dandone forma grazie alla collaborazione degli artigiani del luogo. Ai margini di una vecchia cava dismessa, a Nociglia, si alza il profilo di “Omaggio a Bodini”, l’installazione di Cyop&Kaf con due Don Chisciotte in ferro che si ergono quasi a fronteggiare la pala eolica, moderno mulino a vento, con lo sfondo del cielo e delle nuvole bianche. A pochi chilometri invece, in località “Scisa de Santi Stefani” nell’agro di Surano, il turchese dell’edicola votiva di San Rocco spicca al centro del crocicchio poco distante dalle masserie Nuova, Arcore e Torricella piccola, sulla strada che dalla vora Spedicaturo conduce a Masseria Carceri. È una dedica alla tradizione delle edicole rurali, immaginata da Fabrizio Bellomo nel suo contrasto paradossale, incastonata su uno strato di cemento sversato sull’asfalto che ha inglobato perfino la base di un segnale di divieto di discarica. Li ha inaugurati una parata notturna con la luna crescente e le ombre allungate sugli sterrati, in un corteo festoso in bilico perenne tra “creato e rifiutato”, dove le Creature dei Paduli hanno preso vita con le performance degli attori Eleonora Loche e Gianluca Carrisi, e hanno cercato di assopire l’incuranza dell’uomo, il senso di distruzione e l’arroganza interpretata da Stefania Semeraro. Lungo il percorso, sulle gambe dei partecipanti, si sono mossi gli Spauracchi nati dall’estro dei disegnatori Ruggero Asnago ed Elena Campa, e dall’entusiasmo dei ragazzi che hanno partecipato al laboratorio creativo, colorando la chiesa di San Solomo a Botrugno. Si è sfilato tutti insieme, come sentinelle in movimento, consapevoli del ruolo di ognuno, fondamentale per presidiare e coltivare la cura del paesaggio.   
 
Terramatta ringrazia...

un grazie alla genialità di Fabrizio Bellomo, Cyop&Kaf e Ruggero Asnago&Elena Campa, alla potenza delle parole di Stefania Semeraro, Gianluca Carrisi e Eleonora Loche; alla cura del progetto di Laura Basco; ai maestri artigiani della ditta Stincone, Graziano, Fernando Bisanti, Stefano Salvato e Emanuele Schirinzi, alla sapienza e generosità di Pantaleo Perrotta di Perrotta Group, alla disponibilità di Roberto Bevilacqua di Energia e Ambiente, ai cavatori e scalpellini della ditta Pitardi, alla professionalità di Simone Zecca;
alla libertà espressiva dei bambini Antonio Chetta, Nicole Pede, Vito Petracca, Giorgia Petracca, Joaquim Merico, Ruan Merico, Luis Ferramosca, Aurora Pezzato Palma, Viola Vadrucci, Arianna Vadrucci, Maria Soledad Carelli, Marlù Vadrucci, Antonio Palma Pezzato;
al supporto dei Comuni delle Terre di Mezzo, Legambiente e UNPLI; alla Regione Puglia che ci ha permesso di esperire nuove ricerche e nuovi modi per meglio comprendere e difendere il nostro territorio.
Un grazie particolare a Abitare i Paduli e al Laboratorio Urbano del Parco che hanno reso possibile questo evento.

Foto: Francesco Buccarelli e Alberto Caroppo. 
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    Candidato Italiano al Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa 2014-2015 
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