Sabato 17 la chiesa di San Solomo di Botrugno è stato il nostro “luogo risorto”, fucina dei sapori d’estate della grande dispensa del Parco Paduli, tra ortaggi, essenze aromatiche e l’esperienza di contadini e massaie, autentici custodi dell’identità del territorio.
Il secondo appuntamento di Res.ort ha avuto come protagonista Sant’Oronzo, primo vescovo di Lecce e patrono dei botrugnesi, che il giorno della festa portano sulle tavole le ricette più buone del gallo ripieno, del tortino di melanzane e della scapece gallipolina. Grazie a Maria Caputo e Patrizia Gorgoni, “custodi” della tradizione botrugnese, e allo chef Tommaso Manni, per il suo punto di vista inedito su accostamenti, tecniche di cottura e impiattamento. Grazie ai partecipanti al workshop, Martina Corrado, Ilario Fanciullo, Pasquale De Fabrizio, Adriana Marti, Giorgio Griziotti, Tiziana Saccani, Luisa Preite e Laura Basco; alle ragazze del Laboratorio del Gusto, Silvia Merico, Martina Sabato, Cristiana Verardo, Silvia Zappatore e Valeria Cutrino; a Pasquale Barone, Carlo Galati e Giuseppe Pesino, sindaci dell’Unione dei Comuni che si sono svestiti dall’abito istituzionale per cimentarsi con gli strumenti della cucina. Grazie a Ciccio Zabini, Luca Ferraris e Francesco Pellizzari, che con un bicchiere di vino in mano hanno imbracciato il charango e cantato, nonostante il maltempo ci avesse rovinato la festa. Grazie all’olio “Terre dei Paduli”, aromatico amalgama delle pietanze. Mentre le temperature di settembre cominciano a calare, Res.ort continua il suo lavoro con i piatti autunnali, con il santino in mano e una preghiera pronta per San Vito e San Martino.
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La chiesa di S. Solomo a Botrugno diventa fucina di odori e sapori per Res.ort, la scuola di cucina “rurale” del Parco Paduli .
A fine agosto la pomposa festa in onore di Sant’Oronzo ha colorato a festa la piazza e le stradine di Botrugno, e tra festose marce di banda e luminose “parazioni” artistiche, nelle case si respirava l’aria di festa anche sulle tavole imbandite, in un tripudio di colori e profumi. A distanza di qualche giorno, sabato 17 settembre, per la terza edizione di CucinArti, l’associazione Leb di Botrugno, all’interno del Laboratorio Urbano delle Terre di Mezzo “Abitare i Paduli”, punta la sua attenzione sui piatti tipici della festa botrugnese (riconosciuti dalla Denominazione Comunale De.Co.) che trovano un’interpretazione inedita nell’ambito del progetto Res-ort (La scuola di cucina del Parco Paduli che valorizza le sue piante spontanee e gli ortaggi frutto di buone pratiche agricole), progetto finanziato all’interno del programma “Mettici le Mani” di Bollenti Spiriti - Regione Puglia. La chiesa di San Solomo (S.P. Botrugno - Sanarica) a Botrugno diventa fucina di sapori e odori, “luogo risorto” dove la ricchezza della biodiversità e degli ortaggi del Parco dei Paduli incontra le ricette della “scapece”, del tortino di melanzane e del gallo ripieno, piatti della festa interpretati dallo chef salentino Tommaso Manni che dialoga con le cuoche-custodi Patrizia Gorgoni e Maria Caputo durante un workshop gratuito, riservato a 15 partecipanti. “Non c’è cucina senza orto”, afferma lo chef contadino Pietro Zito. Partendo da questa suggestione, Res-ort vuole rispondere al crescente interesse verso il cibo sostenibile e locale, con il progetto di una scuola di cucina "rurale", capace di raccontare la stagionalità e la provenienza dei prodotti della terra, e le storie dei contadini che li raccolgono. Il territorio del Parco svela così le sue risorse e la sua identità, in un processo che stimola agricoltura sostenibile e di qualità, insieme all’idea di una ruralità legata a cultura e creatività. |
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Novembre 2017
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